Tallonite che scarpe usare?

Tallonite che scarpe usare? Scopri in questo articolo cos'è la tallonite, come inizia e come trovare una soluzione efficace.

Che cos'è la Tallonite?

Quando sentiamo il termine tallonite indichiamo un generico dolore al tallone. Nella maggioranza dei casi avremo a che fare con due problematiche simili, differenti per localizzazione.

Infatti, prima di tutto, sarebbe opportuno dare il giusto nome a ciascuna problematica.

Il dolore riportato può essere localizzato:

  • sopra al tallone, quindi in corrispondenza dell’ultima parte del tendine d’achille. In questo caso si parla di tendinite achillea;
  • sotto al tallone, quindi in corrispondenza della fascia plantare. Qui parliamo, invece, di fascite plantare.

Nell’immagine qui riportata sarà molto semplice capire e riconoscere il proprio caso.

Entrambe le problematiche ricadono dentro il “calderone” delle problematiche tendinee, il tessuto connettivo che collega muscoli a ossa.

In definitiva, quando una persona arriva in studio accusando una tallonite, porta con sè i sintomi della fascite plantare. In questo articolo ci soffermeremo proprio su questa tematica, ma molte delle considerazioni fatte varrano anche per la tendinite achillea.

Tallonite che scarpe usare?

La fascia plantare è una struttura tesa tra tallone e punta delle dita.

Chi ha sofferto, o sta soffrendo, di fascite plantare sa quanto possa essere frustrante e invalidante questa problematica.

Diventa impossibile correre ed allenarsi, camminare in salite, fare le scale, stare a lungo in piedi, nei casi più acuti è dolorosa anche la pressione sul tallone stesso. Una delle sensazioni più spiacevoli è l’impossibilità di alzarsi dal letto al mattino in modo agevole “Quando mi alzo la mattina, per i primi passi, mi sembra di camminare come un vecchio. Sento i vetri rotti sotto al piede!”. Clicca QUI per leggere un articolo interamente dedicato al concetto di dolore.

 

Per approfondire la tematica del dolore e dell’allenamento leggi questo mio articolo d’approfondimento cliccando QUI.

 

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Quali sono le cause della Fascite plantare?

La fascite plantare è una problematica tendinea causata da:

  • eccessivo stress sulle strutture della caviglia;
  • eccessiva debolezza delle strutture della caviglia.

OPPURE, nel caso più emblematico e tipico, quando questi fattori coesistono e contribuiscono entrambi allo scatenarsi del problema.

Entrando nel pratico, le cause più comuni sono:

  • camminate o corse più lunghe o intense;
  • cambio di scarpa;
  • attività in salita;
  • molto tempo o lavoro in piedi.

Tallonite che scarpe usare? Le scarpe possono prevenire gli infortuni?

Scarpe diverse modificano il modo in cui camminiamo, il modo in cui corriamo, il modo in cui saltiamo, il modo in cui atterriamo e modificano lo stress sui tessuti. (portando per esempio da un tendine ad un altro).

Nonostante vedremo che la scarpa giochi un ruolo importate nella gestione della fascite plantare, le scarpe non prevengono gli infortuni.

Hai capito bene, il tipo di scarpa non può prevenire dolori.

Inizio ad approfondire questo punto parlandovi dei pazienti che vedo io stesso, il cui vissuto rispecchia pienamente quello che la scienza ha provato finora.

Mi è capito di visitare corridori, amatoriali e non, con dolore alla fascia plantare. Durante la visita iniziale spesso sento queste parole:

“Ma come è possibile che mi sia infortunato? Ho comprato il miglior paio di scarpe da corsa in negozio! Sono costate molto dato che sono scarpe con plantare in fibra di carbonio su misura per me. In più sono le scarpe sponsorizzate dall’atleta “X” dotate di una speciale suola ammortizzante che aumenta le performance.”

Beh la risposta è molto semplice. I marchi e i brand più famosi, fanno uscire ogni anno nuovi modelli. Come ogni attività commerciale bisogna vendere, promettendo, in questo caso, nuove scarpe sempre più tecnologiche.

Sappiate che molte delle cose che vi verranno promesse nei negozi non avranno alcuna validità scientifica, ma sarà dettata, più che altro dalle regole del marketing. 

No, la scarpa non previene gli infortuni. NOI possiamo farlo. La cosa importante sarà prendere coscienza di che azioni compie la fascia plantare, di che forze debba gestire e di iniziare un percorso di condizionamento e rinforzo di questa struttura.

Nonostante quanto appena detto, la scarpa può avere comunque un ruolo importante nella gestione del problema (approfondiremo nei prossimi capitoli).

Come risolvere la tallonite?

Nel mio studio non voglio farti perdere tempo. Voglio farti capire dalla prima seduta come bisogna agire per migliorare la tua condizione. Non ti verranno proposte terapie inefficaci a pacchetti.

Ma analizzeremo il tuo caso in profondità per trovare la cura migliore. Per prima cosa si deve capire in che fase della tua fascite plantare siamo. Ogni fase prevede delle tecniche e dei tipi di trattamento idonei e più efficaci. Abbinare terapie alla fase sbagliata della patologia non porterà a risultati.

In generale sarà utile:

  • terapia manuale e strumentale (nelle fasi iniziali possono trovare applicazione);
  • gestione del carico sulla fascia plantare;
  • evitare il riposo totale;
  • evitare ghiaccio;
  • evitare antinfiammatori, a meno che non si tratti di un infiammazione molto alta;
  • continuare con lo sport e l’attività fisica ove possibile, per sapere di più su come allenarti in presenza di dolore clicca QUI;
  • modificare momentaneamente la calzatura.

Soffermandomi su quest’ultimo punto, nel caso specifico della fascite plantare, può essere utile passare ad una scarpa molto morbida e con tacco alto (proprio come quelle che vendono nei negozi che abbiamo già demonizzato).

Ma allora sei incoerente! Hai scritto che non vanno bene!

Voglio sottolineare come il passaggio ad una scarpa “commerciale” comoda, morbida, tacco e con plantare può essere utile a diminuire le forze a cui la fascia plantare è sottoposta, nel caso di dolore. Anche questa strategia mantenuta nel tempo, in particolare su un soggetto principiante, non sarà vantaggiosa, ANZI.

Ricollegandomi, ai paragrafi precedenti, abbiamo le prove che una scarpa “commerciale” (con le caratteristiche sopra citate) vizia lo stile di corsa di un corridore amatoriale. “Snatura”, nel senso vero della termine, il modo naturale di correre aumentando il rischio di infiammazioni non solo alla caviglia, ma anche a ginocchio, anca e schiena. Un corridore con esperienza, che si allena con metodica, che ha imparato a conoscere il suo corpo, che non ha infortuni, non ha bisogno di cambiare scarpa.

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*Anche se le informazioni contenute su questo blog sono molto utili, consigliamo all’utente di rivolgersi sempre al proprio professionista sanitario, medico di base, ortopedico o fisioterapista. Non improvvisare rimedi, esercizi ed attività decise senza aver consultato gli esperti del settore.

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