Se stai leggendo questo articolo probabilmente vuoi sapere di più riguardo la Riabilitazione Neurologica. Cos'è? A chi è indirizzata? Che scopi ha?
Cos'è la riabilitazione Neurologica?
La riabilitazione neurologica è un campo specializzato della riabilitazione che si concentra sulla valutazione e il trattamento dei pazienti con condizioni neurologiche, ovvero disturbi del sistema nervoso:
- ictus;
- lesioni cerebrali traumatiche;
- sclerosi multipla;
- morbo di Parkinson;
- lesioni al midollo spinale;
- neuropatie;
- paralisi;
- altre patologie neurologiche che impattino l’equilibrio e l’autonomia.
ICTUS in breve
Possiamo categorizzare l’ictus come una malattia cerebrovascolare, una tra le più comuni cause di morte.
Questa malattia cerebrovascolare acuta è la conseguenza diretta di un arresto di flusso ematico di un arteria che rifornisce l’encefalo.
Infatti se l’apporto di sangue al cervello si riduce e va sotto ad una determinata “soglia”, si avrà una sofferenza delle cellule nervose.
Il danno a carico di queste cellule nervose dipende da più fattori:
- fattore spaziale (quale area subisce l’ischemia);
- fattore temporale (durata dell’ “ostruzione”);
- fattore quantità (quanto è marcata l’ostruzione).
I fattori di rischio per Ictus sono IMMODIFICABILI e MODIFICABILI.
Fattori immodificabili:
- genetica;
- fattori ormonali;
- età.
Fattori modificabili (spesso presenti in associazione):
- ipertensione arteriosa;
- colesterolo;
- diabete mellito;
- fumo;
- obesità;
- sedentarietà;
- alcool;
- aterosclerosi;
- affezioni cardiache.
"Tipi" di ictus
L’esordio dei sintomi è acuto e improvviso e può configurarsi in tre modi:
- TIA (attacco ischemico transitorio), quindi un attacco acuto che porta in breve alla risoluzione completa;
- ICTUS ISCHEMICO, ipoperfusione o ostruzione;
- ICTUS EMORRAGICO, rottura di un arteria. Sarà, infatti, il sanguinamento nella calotta cranica a comprimere il tessuto nervoso circostante l’area.
- deficit MOTORI;
- deficit SENSITIVI;
- deficit VISIVI;
- deficit AFASICI (deficit a carico della comunicazione).
- destra (con lesione dell’emisfero sinistro);
- sinistra (con lesione dell’emisfero destro).
La riabilitazione ha obiettivi diversi in base a:
- tipo di paziente (tipo di lesione e deficit presentati);
- entità della lesione;
- tempo trascorso dell’evento acuto;
- capacità del paziente di collaborare.
Ciò che è chiaro ad oggi è che la riabilitazione dovrebbe iniziare il prima possibile con l’obiettivo di favorire la formazioni di nuove sinapsi (aumentando le capacità e l’autonomia del soggetto).
PARKINSON in breve
Il morbo di Parkinson è una malattia dei gangli della base, che sono strutture responsabili del controllo motorio e della pianificazione del movimento.
Si occupano di codificare ed attuare gli “automatismi”, dei continui aggiustamenti posturali e del timing corretto di attivazione e inibizione di gruppi muscolari diversi.
Possiamo dividere tre quadri principali:
- sindromi parkinsoniane, rigidità, calo della forza e difficoltà motorie;
- sindromi coreiche, caratterizzate dalla comparsa di movimenti involontari come la Corea di Huntington;
- distonie
I sintomi principali del morbo di Parkinson sono:
- tremore a riposo;
- bradicinesia, il rallentamento dei movimenti volontari;
- rigidità.
Si tratta di una patologia neurologica degenerativa, causata dalla progressiva perdita dei neuroni dopaminergica.
La presentazione dei sintomi è asimmetrica (un lato del corpo solitamente è più colpito) e personale, ovvero diversa da caso a caso anche in questa problematica.
Le difficoltà maggiori sono riscontrabili nella deambulazione, nel controllo posturale, nel controllo del baricentro e nell’eseguire cambi direzionali (la difficoltà in tutte queste abilità contribuisce ad aumentare il rischio di caduta).
La terapia più opportuna è combinata: farmacologica e fisioterapica.
SCLEROSI MULTIPLA in breve
In confronto a ictus e parkinson, la sclerosi multipla è una problematica neurologica il cui è esordio avviene in età giovanile portando alla compromissione di multiple funzioni del sistema nervoso centrale.
Non vi sono cause ad oggi individuate con certezza, ma sappiamo che i meccanismi patogenetici che causano i sintomi sono la demielinizzazione e la degenerazione neuronale.
La fase iniziale della malattia è contraddistinta dall’infiammazione del tessuto nervoso (demielinizzazione), mentre le fasi successive sono caratterizzate da perdita progressiva di neuroni (fase appunto degenerativa della malattia).
Non tutte le forme di sclerosi multipla hanno lo stesso tipo di sviluppo (sia in termini di velocità che di intensità), ma possiamo individuare dei fenomeni infiammatori acuti, chiamati “placche” che causano il danno a carico del sistema nervoso.
I sintomi tipici sono diversi da persona a persona:
- disturbi motori (paresi, spasticità);
- disturbi della vista;
- disfunzioni cerebellari, che causano incoordinazione motoria, instabilità posturale, tremore, nistagmo;
- disturbi del controllo sfinterico;
- disturbi sensitivi;
- alterazioni cognitive e comportamentali;
- affaticabilità, che in questo caso prende il nome di fatica centrale.
La terapia è farmacologica per evitare o contrastare le “placche” (attacchi infiammatori) e la riabilitazione per il mantenimento della capacità motoria.
Scopi ed obiettivi della riabilitazione neurologica
Gli obiettivi della riabilitazione neurologica includono:
- Ripristino delle funzioni motorie, sensoriali, cognitive e del linguaggio compromesse;
- Miglioramento della qualità della vita: svolgere le attività quotidiane in modo più indipendente e riducendo il disagio o il dolore associato.
- Adattamento e apprendimento: Insegnare ai pazienti strategie per affrontare le sfide associate alle loro condizioni.
- Prevenzione delle complicanze: lesioni da pressione, le contratture muscolari o il deterioramento delle funzioni.
In particolare mi occupo della ripresa e del miglioramento dell’equilibrio, della deambulazione, della ripresa dell’autonomia a tutto tondo.
*Anche se le informazioni contenute su questo blog sono molto utili, consigliamo all’utente di rivolgersi sempre al proprio professionista sanitario, medico di base, ortopedico o fisioterapista. Non improvvisare rimedi, esercizi ed attività decise senza aver consultato gli esperti del settore.
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