Frattura scomposta polso intervento chirurgico
Sei alle prese con una frattura di polso, stai seguendo le indicazioni mediche ma vuoi comunque saperne di più? Continua a leggere questo articolo "Frattura scomposta polso intervento chirurgico" per avere risposta a molte delle tue domande.
Sicuro sia una frattura di polso?
Questa introduzione può essere esplicativa ache per chi non ha subito questo infortunio, infatti se vedi qualcuno con un tutore in gesso che va dalle dita al braccio (omero) potrebbe aver subito varie tipologie di frattura, quindi non saltare subito a conclusioni!
Il gesso cosi impostato può essere utilizzato in certi casi di frattura di gomito, avambraccio o polso appunto.
Frattura scomposta polso intervento chirurgico
La frattura di polso cosa comporta e chi colpisce?
La frattura di polso generalmente comporta l’interessamento delle parti distali di radio e ulna, ma possono esserci danni aggiuntivi oltre queste due ossa. Infatti possono essere associati danni alle ossa del carpo, delle cartilagini che si interpongono tra radio/ulna e carpo stesso.
Si tratta un tipo di frattura molto comune (circa il 15% di tutte le fratture) nei giovani di sesso maschile sotto i 30 anni di età a causa di traumi ad alta intensità, ma anche in adulti di sesso femminile sopra i 50 anni anche per traumi di minore entità.
Come faccio a capire se ho una frattura del polso?
Frattura scomposta polso intervento chirurgico
Se in seguito a caduta o trauma riportiamo un infortunio al polso non dobbiamo capire in modo assoluto se abbiamo una frattura. La cosa importante è capire i segni che ci devono far dubitare sul nostro stato di salute e portarci il primo possibile a fare accertamenti al pronto soccorso. La diagnosi è solitamente fatta tramite clinica e utilizzo di radiografia.
Ci dobbiamo allarmare se:
- percepiamo molto dolore;
- notiamo la perdita di forza del braccio;
- è presente gonfiore e rossore;
- c’è apparente impossibilita a compiere movimenti di rotazione e flessione/estensione (sia di polso che di gomito);
- osserviamo un aspetto deforme e non anatomico dell’arto.
Ci sono più tipi di frattura?
Eccome! Una risposta migliore non c’è.
I tipi di frattura di polso possono essere differenziate per sede di frattura, meccanismo di lesione, frattura nell’adolescente o nell’adulto, severità (su questo punto ci sarà da specificare molte informazioni) tipo di frattura e per decorso curativo.
Sede di frattura:
- ulna;
- radio
- carpo;
- combinazione delle stesse.
- fratture da compressione;
- fratture da taglio della superficie articolare;
- fratture da flessione/estensione;
- fratture da avulsione;
- combinate (più si entra nello specifico più classi abbiamo).
Esistono differenze collegate alle caratteristiche dell’osso (proprie delle due fasce d’età), infatti è tipico nei giovani riscontrare distacchi epifisari o le cosi dette fratture a legno verde. Inoltre possiamo immaginare le differenze nelle tempistiche di guarigione.
Severità:
Presenza di lesioni cutanee, legamentose, capsulari e nervose associate che sicuramente contribuiranno a rendere più lento o tortuoso il recupero.
Tipo di frattura:
- composta;
- scomposta;
- esposta (rara).
- extra-articolare;
- intra-articolare (la più ostica, in quando mica la continuità della superficie articolare).
Frattura polso scomposta intervento chirurgico
Frattura scomposta polso intervento chirurgico sempre richiesto? Come viene trattata una frattura?
In base a tute le informazioni raccolte dall’ “intervista” del paziente, esame clinico e radiografia, il medico decide il trattamento migliore e meno rischioso.
Infatti non tutte le fratture vengono trattate allo stesso modo:
- trattamento incruento: riduzione della frattura con manovre specialistiche, puntando al riallineamento dell’arto e successivo contenimento gessato;
- trattamento cruento:
- fili di Kirschner;
- fissatore esterno;
- placca e viti (la frattura scomposta di polso necessita spesso dell’intervento chirurgico)
In generale si ricorre al trattamento cruento se i capi ossei sono distanti e se la frattura è complessa. Il trattamento chirurgico ha il grande vantaggio di puntare alla stabilità immediata della frattura (che necessiterà comunque di un periodo di stabilizzazione fisiologico).
Il paziente in genere può cosi iniziare quasi subito la fisioterapia per la ripresa dell’arto superiore.
Gesso o intervento chirurgico hanno delle complicanze o dei rischi?
Nonostante siano le soluzioni migliori e indispensabile per salvare il nostro braccio, possiamo incorrere in alcune complicanze (anche se ogni cosa è stata fatta in modo perfetto).
- Errata unione della frattura
- Mancata unione della frattura (pseudoartrosi)
- Sindrome dolorosa regionale complessa
- Algoneurodistrofia (una “patologia” caratterizzata da gonfiore/edema e molta sensibilità agli stimoli con conseguente dolore)
- Limitazione del movimento (rigidità)
- Mezzi di sintesi dolorosi
- Infezioni
- Fallimento dell’intervento chirurgico
- Lesione o stupor (irritazione, compressione o in generale coinvolgimento) del nervo ulnare, mediano o radiale, con formicolio, dolore o debolezza;
- Instabilità cronica
- Lesione dei tendini
Quanto è importante eseguire fisioterapia?
Se hai letto attentamente questo articolo fino ad ora, ti sarai reso conto di quante variabili ci siano.
Tutti fattori che possono modificare l’esito del processo di cura.
Anche pazienti molto fortunati, senza alcuna complicanza ed un percorso riabilitativo e di guarigione regolare, a distanza di mesi potrebbero ancora risentire dell’infortunio (in termini di forza, destrezza, resistenza della presa e movimento).
L’obiettivo che mi prefiggo sempre è la rapida riduzione del dolore e il recupero completo di tutte le abilità del braccio. Bisogna minimizzare il rischio di complicanze future ed il modo migliore di farlo è essere seguiti fin da subito se possibile.
La frattura di polso può portare ad altri dolori o al cambio della postura?
La risposta è SI.
Se hai avuto o stai sperimentando questo infortunio, ti sarai accorto che avere un polso bloccato o dolente modifica il modo in cui ti muovi con tutto l’arto superiore e di conseguenza con il corpo in toto. Tipicamente (anche a distanza di tempo dall’evento acuto) il paziente inizia a percepire dolore o debolezza alla spalla omolaterale e alla cervicale (il tutto a causa di quotidiani e continui compensi motori).
Questo è solo uno dei tanti motivi per cui è UTILE, INDISPENSABILE e CONVENIENTE affidarsi ad un fisioterapista esperto.
*Anche se le informazioni contenute su questo blog sono molto utili, consigliamo all’utente di rivolgersi sempre al proprio professionista sanitario, medico di base, ortopedico o fisioterapista. Non improvvisare rimedi, esercizi ed attività decise senza aver consultato gli esperti del settore.
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