Rischi intervento chirurgico: Se sei qui è proprio per avere una visione più ampia e completa di quello che è il mondo della chirurgia, o meglio il mondo che sta attorno ad un intervento chirurgico. Cos'è? cosa comporta? costi? tempistiche?
Che cos'è un intervento chirurgico?
Un intervento chirurgico, noto anche come procedura chirurgica o operazione, è un procedimento medico in cui un chirurgo o un team medico esperto esegue una serie di manovre terapeutiche sul corpo di un paziente al fine di trattare una condizione medica, diagnosticare una malattia, rimuovere tessuti danneggiati o correggere anomalie anatomiche. Gli interventi chirurgici possono essere eseguiti per scopi diagnostici, curativi, riparativi, estetici o preventivi.
Possiamo dire che ci sono molti tipi di intervento, ma in generale possiamo distinguere tre categorie:
- interventi d’elezione, eseguiti previa programmazione. Possono passare mesi dalla visita all’operazione vera e propria;
- interventi d’urgenza, eseguiti in prossimità della visita e dell’avvenuta diagnosi (poche ore);
- interventi d’emergenza, eseguiti il prima possibile.
Per quanto riguarda la MIA specializzazione, quella della fisioterapia, mi interfaccio principalmente con persone che hanno subito interventi chirurgici d’elezione o d’emergenza.
Infatti i pazienti tipici che arrivano al mio studio sono due:
- chi ha programmato da mesi un operazione di protesi o di ricostruzione legamentosa o tendinea;
- chi ha subito una caduta, un trauma o un incidente che ha richiesto la via “cruenta” per il percorso di cura.
A che ortopedico affidarsi?
La chirurgia ortopedica è una specialità medica che si concentra sulla diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle condizioni muscolo-scheletriche. Gli ortopedici sono chirurghi specializzati in questo campo e lavorano su problemi legati alle ossa, alle articolazioni, ai legamenti, ai muscoli, ai tendini e ai nervi.
La risposta alla domanda di questo capitolo è (ovviamente) affidarsi ad uno specialista esperto del NOSTRO problema.
Le varie forme di chirurgie ortopedica possono essere differenziate per “causa” (traumatica o degenerativa), per “età” o per “distretto”.
Ecco alcune delle principali aree di intervento della chirurgia ortopedica:
- Chirurgia di sostituzione articolare: sostituzione delle articolazioni danneggiate con protesi artificiali. Le più comuni sono la protesi dell’anca, del ginocchio e della spalla;
- Chirurgia della mano e del polso: tunnel carpale, fratture del polso e deformità delle mani;
- Chirurgia della colonna vertebrale: patologie della colonna vertebrale (ernia del disco, la stenosi spinale, stabilizzazione vertebrale e deformità spinali);
- Chirurgia del piede e della caviglia: alluce valgo, fascite plantare, patologie e infortuni del tendine d’achille e fratture del piede;
- Chirurgia pediatrica ortopedica: disturbi e malformazioni muscolo-scheletriche nei bambini;
- Chirurgia traumatologica: fratture, lussazioni e altre lesioni muscolo-scheletriche;
- Chirurgia oncologica ortopedica: rimozione dei tumori ossei o dei tessuti molli associati al sistema muscolo-scheletrico;
- Chirurgia dell’arto superiore: problemi legati alle spalle, ai gomiti e ai polsi, come la cuffia dei rotatori o il gomito del tennista;
- Chirurgia dell’arto inferiore: condizioni legate alle gambe e ai piedi, tra cui lesioni ai legamenti del ginocchio, fratture e problemi legati all’anca.
Inoltre ci tengo a informarvi che la chirurgia ortopedica può coinvolgere procedure aperte o interventi minimamente invasivi, a seconda della natura del problema e delle esigenze del paziente. Gli ortopedici lavorano spesso a stretto contatto con fisioterapisti e altri professionisti della riabilitazione per garantire il recupero ottimale del paziente dopo l’intervento chirurgico.
Costi?
Il costo di un intervento chirurgico può variare notevolmente in base a diversi fattori:
- Tipo di intervento: la complessità e la tipologia dell’intervento influenzeranno significativamente il costo. Interventi più complessi richiedono spesso un team medico più ampio e più tempo in sala operatoria, il che può aumentare i costi;
- Ospedale o clinica: Il costo dell’intervento chirurgico può variare tra ospedali pubblici, ospedali privati e cliniche private. Le strutture private tendono ad avere costi più elevati;
- Chirurgo: l’esperienza e la reputazione del chirurgo possono influenzare il costo dell’intervento;
- Anestesia: l’uso dell’anestesia generale o locale avrà un impatto sui costi complessivi;
- Durata dell’intervento, come scritto;
- Materiali e strumenti utilizzati.
Una cosa importante da considerare è la presenza di un Assicurazione sanitaria: se si dispone di un’assicurazione sanitaria, i costi possono variare notevolmente in base alla copertura. È importante verificare cosa copre la tua assicurazione e quali sono i costi a tuo carico.
Bisogna considerare i costi post-operatori, come le visite di controllo, i medicinali e la terapia fisica, che possono essere aggiunti al costo complessivo.
Liste d'attesa
Le liste d’attesa vengono utilizzate per organizzare e pianificare le procedure chirurgiche in modo equo e efficiente, ma possono portare a ritardi nel ricevere un intervento.
I fattori che influenzano il tempo d’attesa sono:
- Priorità clinica. urgenti e non urgenti (la maggior parte egli interventi d’elezione, come già riportato, può avere liste d’attesa molto lunghe);
- Tipo di intervento;
- Affidarsi al Sistema sanitario o strutture/medici privati (che richiedono un costo maggiore ma tempi minori);
- Priorità individuale;
- Disponibilità del chirurgo;
- Cancellazioni.
Rischi intervento chirurgico
Gli interventi chirurgici comportano dei rischi, che possono variare in base alla natura dell’intervento, alla salute del paziente, all’esperienza del chirurgo e ad altri fattori. È importante comprendere questi rischi e discuterne con il medico prima dell’operazione. I rischi principali possono essere:
- Infezione;
- Sanguinamento;
- Complicazioni legate all’anestesia;
- Formazione di coaguli di sangue;
- Danno ai tessuti circostanti;
- Cicatrizzazione e aderenze;
- Rischi specifici all’intervento, come problematiche nervose.
È importante notare che la maggior parte dei pazienti affronta un intervento chirurgico senza gravi complicazioni, ma i rischi devono essere valutati caso per caso. Il medico discuterà con il paziente i rischi specifici dell’intervento e le misure preventive che verranno adottate per ridurli al minimo. La gestione del rischio, la preparazione pre-operatoria e il monitoraggio post-operatorio sono fondamentali per la sicurezza del paziente.
Tempistiche, guarigione e tasso di successo?
I tempi di guarigione dopo un intervento chirurgico possono variare molto in base a MOLTI criteri. La fisioterapia è una parte essenziale del processo di guarigione e recupero dopo un intervento chirurgico, poiché aiuta a ripristinare la forza, la mobilità e la funzionalità.
Ecco alcuni fattori che influenzano i tempi di guarigione dopo un intervento chirurgico:
- Tipo di intervento;
- Stato di salute: un paziente in salute, normopeso, non fumatore, sempre rimasto attivo, autonomo, che segue una buona alimentazione ed esegue sport avrà più probabilità di avere un buon recupero;
- Compliance del paziente: le credenza nei confronti degli interventi medici, esperienze passate, credenze e carattere possono influire sulla percezione di sintomi e sulla collaborazione da parte del paziente;
- Età;
- Complicazioni post-operatorie;
- Fisioterapia: Non potevo non riportare la riabilitazione. Una persona che viene seguita nel suo processo di guarigione ha senz’altro una marcia in più. Non farsi guidare da un fisioterapista esperto nel periodo successivo all’operazione, può tardare il recupero o favorire lo sviluppo di problematiche post operatorie;
- Sostegno familiare, sociale e situazione economica.
Voglio un aggiungere un ultimo punto di riflessione.
Riguarda proprio le tempistiche…quanto tempo per tornare come prima? Quanti mesi per tornare a correre o praticare sport? Tutti vogliono un tempo preciso: sentire un numero di mesi e settimane.
Io informo sempre che le tempistiche espresse in mesi sono sempre da prendere con le pinze.
Sono una media e quindi non altamente affidabili. Io vorrei portarvi a ragionare come un clinico riabilitatore: non dobbiamo ragionare solo a “tempi” ma ad “obiettivi raggiunti”.
Intendo la conquista (anche nei mesi) di ampiezze di movimento, di forza espressa, di equilibrio, di coordinazione e sicurezza. TUTTE qualità raggiungibili con la fisioterapia.
Dopo un operazione non devo aspettarmi di tornare “come nuovo” solo aspettando tot mesi (il numero stimato dal medico), ma raggiungendo gradualmente dei traguardi.
In poche parole per piegare di più un articolazione dovrò allenare quel movimento! Per salire bene uno scalino dovrò allenarmi costantemente a fare le scale! Per tornare a fare giri in montagna dovrò allenarmi a camminare!
Devo fare fisioterapia?
Gli ortopedici lavorano spesso a stretto contatto con fisioterapisti e altri professionisti della riabilitazione per garantire il recupero ottimale del paziente dopo l’intervento chirurgico.
L’importanza della fisioterapia dopo un intervento chirurgico è un dato di fatto, infatti è fortemente consigliato iniziare il prima possibile anche se le liste d’attesa del percorso pubblico sono lunghe.
Ogni persona che subisce un’operazione chirurgica (di qualunque tipo: ortopedica, oncologica o cardiaca) dovrebbe poi visitare un fisioterapista per migliorare la funzionalità, la mobilità, la forza, la resilienza e la resistenza del proprio corpo.
Tuttavia, ci possono essere situazioni in cui il paziente può optare per non seguire un programma di fisioterapia post-operatoria, ma ciò comporta alcuni rischi e svantaggi:
- Ridotta mobilità e funzionalità;
- Dolore e disagio prolungati; per approfondire il concetto di dolore clicca “qui“;
- Rischio di complicazioni, rigidità articolare, compensi protratti nel tempo e dolore appunto;
- Risultati subottimali;
- Maggiore necessità di assistenza a lungo termine;
- Impatto sulla qualità della vita: la mancanza di fisioterapia e la presenza di una o più delle complicanze può influire negativamente sulla qualità della vita del paziente, limitandone l’indipendenza e il benessere.
È importante sottolineare che la fisioterapia è spesso consigliata e prescritta dai chirurghi e dai professionisti medici proprio perché offre notevoli benefici nel processo di guarigione. Tuttavia, la decisione di seguire o meno un programma di fisioterapia spetta alla persona. È fondamentale che il paziente comprenda i potenziali rischi legati alla mancanza di fisioterapia e discuta le opzioni e le preoccupazioni con il medico.
Ci sono vie alternative all’intervento chirurgico?
Questa sezione dell’articolo è dedicata a tutti coloro che:
- Pensano di doversi sottoporre ad un operazione;
- Sono stati informati di dover fare un operazione, ma vogliono sapere se ci sia un soluzione alternativa.
Per darvi una risposta ed un parere professionale è consigliato presentarsi dal proprio medico e dal proprio fisioterapista di fiducia con tutta la documentazione del caso: visite mediche ed esami strumentali.
Dopo aver eseguito un approfondito esame verbale, clinico e biomeccanico, si valuteranno i pro e i contro di un possibile intervento. Si valuterà, ove la condizione lo permetta, la possibilità di eseguire un percorso di riabilitazione mirato e concordato, in base allo stile di vita della persona.
In molti quadri patologici, come nelle lesioni della cuffia dei rotatori e in alcuni casi di artrosi posso trarre giovamento dalla riabilitazione, scegliendo quindi la via conservativa.
Un buon fisioterapista si mette in contatto con i colleghi medici ortopedici per chiarimenti, rivalutazioni del caso e ulteriori pareri. Attraverso un adeguata valutazione oggettiva e scientifica potremmo fornire al paziente una completa visione della situazione, analizzando minuziosamente tutti i fattori per favorire una guarigione migliore e sicura.
Rischi intervento chirurgico
*Anche se le informazioni contenute su questo blog sono molto utili, consigliamo all’utente di rivolgersi sempre al proprio professionista sanitario, medico di base, ortopedico o fisioterapista. Non improvvisare rimedi, esercizi ed attività decise senza aver consultato gli esperti del settore.
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