Fisioterapia Visintin
Motivazione, passione, competenza e professionalità nella riabilitazione.
Di cosa mi occupo
Cosa otterrai nello studio Fisioterapia Visintin?
- VALUTAZIONE MIRATA
durante la prima visita vogliamo comprendere la causa
- RISOLUZIONE DEI PROBLEMI
ciò a cui miriamo innanzitutto è diminuire il dolore e i sintomi.
- ANALISI PERSONALIZZATA
studiamo le attività, i movimenti, i lavori, le posture e le abitudini che influiscono negativamente
- CHIAREZZA
concordiamo modalità di trattamento, obbiettivi, prezzo e sedute
- AMPIO PARCHEGGIO
Immediato accesso allo studio (piano terra) e largo parcheggio davanti all'entrata.
Chi dirige lo Studio?
Francesco Visintin, fisioterapista specializzato in fisioterapia ortopedica e neurologica. Oggi anche Tutor universitario presso l’Università degli studi di Udine.
Il mio percorso è iniziato più di dieci anni fa quando iniziai ad allenarmi a corpo libero e con i pesi. Crebbe sempre più il mio interesse per la biomeccanica del corpo, degli esercizi, dei movimenti e della postura.
Tutti questi temi, in presenza di dolori e disfunzioni, sono diventati la mia quotidianità.
Metodo di lavoro
Il percorso di “guarigione” da un dolore o da una disfunzione deve essere composto da precise fasi e “protocolli personalizzati”. Cosa intendo? Intendo dire che la mia pratica clinica deve riuscire ad affrontare le problematiche del sistema muscolo-scheletrico in maniera razionale, oggettiva, seria e scientifica.
In particolare la prima visita prevede proprio più fasi:
- racconto ed esposizione della problematica; come , dove, perchè, quando;
- valutazione attiva e passiva dei distretti del corpo probabilmente collegati alla problematica presentata;
- test specifici articolari, muscolari e funzionali;
- impostazione di un programma riabilitativo
Il programma riabilitativo invece?
Ovviamente, in base alle informazioni osservate e trovate, dovrà essere “personalizzato”.
Non si possono dare banali e standardizzati programmi per tutti, non ha senso e non darebbe risultati! (parte di questi possono essere trovate facilmente su Google o Youtube “guarisci con 1 minuto di esercizi al giorno!” “fai questo stretching per far scomparire il tuo mal di schiena!”)
Basta pensare che due persone con medesima diagnosi (es. tendinopatia del sovraspinoso, spalla) potrebbero essere in due fasi totalmente diverse della patologia, avere dolori diversi (sia per localizzazione che per intensità) e capacità di muoversi anch’esse diverse.
Il mio programma riabilitativo avrà dei capi saldi e fondamentali:
- scelta delle tecniche manuali e non da utilizzare;
- introduzione di posture, esercizi, movimenti benefici;
- eliminazioni di posture, esercizi, movimenti potenzialmente nocivi.
- rivalutazione del caso in futuro con feedback continui del paziente, per monitorare di seduta in seduta i risultati.
Lombare
- Ernia e protrusione;
- artrosi;
- artrodesi (stabilizzazione chirurgica);
- sciatalgia e cruralgia (interessamento di schiena, zona glutea e gamba);
- post-chirurgia;
- contratture;
- dorsalgia (dolore nella parte alta del rachide);
- lombalgia meccanica acuta e cronica;
- problemi posturali.
Spalla
- tendinite e tendinopatia della cuffia dei rotatori (sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare…);
- borsite;
- tendinite capo lungo del bicipite;
- acromionplastica;
- traumi e cadute;
- interessamento dell’articolazione acromion-plastica;
- capsulite adesiva e spalla congelata;
- frattura testa dell’omero o trochite;
- protesi anatomica e inversa di spalla;
- problemi posturali, come asimmetrie tra l’altezza delle due spalle.
Cervicale
- cervicalgia acuta e cronica;
- cervicobrachialgia (interessamento di collo, spalla e braccio);
- ernie e protrusioni;
- incidenti stradali, tamponamenti;
- blocchi e contratture del tratto cervico-dorsale (interessamento anche dell’area tra le scapola);
- mal di testa e vertigini;
- problemi posturali.
Gomito
- epicondilite (“gomita del tennista”, dolore nella parte esterna del gomito);
- epitrocleite (“gomito del golfista”, dolore nella parte interna del gomito;
- fratture di radio (capitello radiale) e ulna.
Anca
- protesi d’anca;
- impingement femoro-acetabolare (FAI);
- trocanterite, tendinopatie dell’anca;
- sindrome del piriforme;
- periartrite;
- artrosi, usura delle cartilagini;
- pubalgia (dolore nella parte interna dell’anca);
- fratture del femore.
Ginocchio
- protesi di ginocchio;
- artrosi, usura delle cartilagini;
- condropatie;
- tendinopatia (tendine rotuleo, quadricipitale, ischiocrurali o zampa d’oca);
- frattura di rotula, piatto tibiale, tibia e perone;
- distorsione di ginocchio;
- sindrome bandelletta-ileotibiale;
- legamento crociato anteriore o posteriore;
- ginocchio valgo o varo;
- problemi meniscali,
- perdita di equilibrio e forza, accompagnata a incapacità di camminare o fare le scale come prima.
Caviglia
- distorsione di caviglia;
- tendinopatia tendine d’achille, tendini peronei, tendine tibiale anteriore o posteriore;
- frattura di tibia, perone o piede;
- alluce valgo;
- piede piatto o cavo;
- contratture muscolari polpaccio;
- tallonite, sperone o spina calcaneare.
Polso
- fratture di polso: radio, ulna o osso della mano;
- chirurgia in seguito a cadute o traumi;
- traumi alle dita;
- tendinopatie;
- rigidità a polso e dita;
- perdita di forza nella presa e perdita di destrezza;
- tunnel carpale.
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